I rilievi sono stati effettuati a luglio 2009 sul rumore emesso da una sola unità perché la seconda non funziona dal giugno 2008. Si tratta di un rumore di fondo continuo, non forte, ma con la presenza di toni insopportabili. Il problema è che, si calmano per un periodo dopo che andiamo a brontolare, ma poco dopo, ritorna tutto come all’inizio. Ai nostri brontolii ci rispondono che non è ora del silenzio, che non li possono legare e che vivendo in un condominio dobbiamo tollerare. Adesso dopo 2 anni di rimbombi anche solo 5 minuti di corse ci fanno arrabbiare.

La sera impossibile ascoltare anche delle notizie in tv perché il volume e coperto continuamente dal suono delle campane. Considerate che in estate dal mio balcone sento chiaramente le parole di una messa. La mia abitazione è a 15 metri di distanza da una cabina primaria della società di distribuzione dell’energia. Da tempo sento un rumore costante che io pensavo fosse legato ai trasformatori, ma ultimamente questo rumore è di gran lunga peggiorato. Il disturbo nel mio ambiente abitativo può risultare addirittura più evidente con la chiusura di porte e finestre. Pertanto, poiché la ditta non ha mostrato alcun rispetto per il vicinato, vorrei sapere, a questo punto come devo comportarmi, a chi posso rivolgermi per proseguire la mia “battaglia” e far rispettare i miei diritti.

È vietato nei luoghi pubblici di usare senza giustificato motivo dei mezzi acustici di segnalazione degli autoveicoli. È parimenti vietato nei luoghi pubblici http://soctech.sut.ac.th/mt/les-meilleurs-jeux-de-casino-en-ligne-de-gaming-club/ l’uso di strumenti musicali o di riproduzione musicale come radio, grammofoni, organetti, piani armonici e simili nonché di altri strumenti sia di trasmissione che di amplificazione dei suoni o delle voci, anche a scopo pubblicitario. Il divieto si estende anche alle abitazioni ed ai luoghi privati, quando ne derivi molestia alla quiete dei vicini. Dalle ore 23 alle ore 8 i suoni non dovranno essere percepibili dalle abitazioni vicine. Se il vicino di casa inizia dei lavori di ristrutturazione, come possiamo difenderci in caso di disturbo?

Il tecnico precisa che “l’emissione di rumore di condizionatore all’interno dei locali non ha un limite prestabilito per legge, ad eccezione degli ambienti di lavoro. Si potrebbe dunque parlare di valori medi di impianti all’interno delle abitazioni che istallazioni similari sono compresi tra 35 e 41 dB cadauna che equivalgono a 38 – 44 dB per due unità, in linea con quanto rilevato strumentalmente”. La domenica è per noi l’unico giorno di riposo ma purtroppo non riusciamo più a dormire, nemmeno con i tappi antirumore. Le maestre per il bene dei bambini mettono i giochini mobili nella zona più riparata sotto le mie finestre per la mia gioia. Non si può nemmeno parlare al telefono figurarsi riposare e senza nemmeno una pausa perché fanno a turno tutte le classi.

  • Nell’applicare questa norma l’autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà.
  • Rientra quindi tra gli obblighi del padrone non farlo uscire dal balcone di notte e comunque impartirgli la giusta educazione affinché non dia fastidio.
  • Da Maggio a Ottobre del 2010 abbiamo dormito al massimo 4 ore per notte e la nostra bambina di 10 anni ha iniziato ad avere problemi seri che non ha mai riscontrato dal momento della nascita.

La casa di fronte a noi (oltre a queste due case non c’è nulla nel raggio di un paio di km) è stata da poco ristrutturata . A nord ha fatto costruire piscina, campo da calcio, da tennis, a est ha un bosco e a ovest ha l’entrata. L’unico effetto ottenuto è quello che il proprietario del bar ha corretto a biro l’ora di chiusura del bar alle 2. Viviamo in un piccolo paese e la struttura prima citata è praticamente un cortile, con una stanza.

Purtroppo non è il primo di questi eventi assordanti che dobbiamo subire, d’estate c’è stato un dj set dietro l’altro autorizzati sempre dal Comune, e nessuno si è mai preoccupato di indagare se oltrepassava i limiti concessi o se una continua esposizione poteva nuocere agli abitanti. Anzi, qualche esponente della giunta comunale ci ha detto di cambiare casa, e ai giornali continuano a dichiarare che i nostri “piccoli fastidi” sono dati dal fatto che il quartiere in cui viviamo è diventato uno “spazio di aggregazione”. Gli atti mi sono stati concessi, a seguito di 3 solleciti telefonici, al sessantesimo giorno e a manifestazione ormai ultimata. A poco o nulla sono valse le segnalazioni alla polizia locale in quanto a chiunque lamentasse tale disagio veniva risposto che, da controlli effettuati (senza specificare né luogo né modalità attuative dei rilevamenti), le immissioni nell’ambiente erano regolari.

Un anno fa, circa, il locale situato sotto il mio appartamento prima adibito ad attività commerciale e poi venduto, è stato adibito a “locale per eventi”. Feste di ogni genere hanno cominciato a susseguirsi prima con una frequenza molto bassa e poi pian piano con una certa costanza. Nonostante le nostre lamentele, il proprietario (tra l’altro proprietario di un’attività commerciale ristorazione da asporto), ha continuato sino a quando non abbiamo effettuato un esposto a Carabinieri, Polizia Municipale, Sindaco, ASL, Vigili del Fuoco, Procura, Guardia di Finanza. Per concludere, a tutto questo si aggiunge che, al piano terra del locale, c’è una stanza adibita a sala giochi – sala tv che viene utilizzata soprattutto da ragazzi giovani durante l’inverno.